D'altronde non si può negare nemmeno che siano strutture fatiscenti. Basti pensare che nella struttura di Albano centro (inaugurata nel 1995) non si possono usare le scale perché pericolanti e si è costretti a prendere l'ascensore per accedere alla biblioteca. Pertanto proponiamo l'individuazione di altri locali da destinare a “sale studio-internet point” dove i ragazzi possano trovare un luogo di studio e di aggregazione con mezzi moderni e adeguati alle necessità di studio e di ricerca dai quindici ai venticinque anni. Questi posti saranno da individuare dislocati rispetto alle attuali biblioteche [es. ad Albano sarebbe opportuno una zona ”bassa” come Musicisti o Miramare, a Pavona nei pressi della neo-restaurata Villa Contarini, ecc] e che funzionino a supporto di esse e non in sostituzione di. Per un maggior coinvolgimento dei ragazzi e della popolazione tutta è possibile dare in gestione questi nuovi spazi di “biblioteche on-line” o sale studio-internet point a delle associazione culturali onlus che gestiscano gli orari in modo che siano sempre aperti, che gestiscano gli spazi magari anche coinvolgendo altre associazioni e che abbiano addirittura la possibilità di distribuire borse di studio (o meglio borse lavoro) tra gli universitari di Albano Laziale, erogate dal comune per i ragazzi impegnati come “bibliotecari”: come criteri selettivi potrebbero usarsi gli stessi dell'ADISU regionale che premia gli universitari meritevoli con borse di studio o borse lavoro nelle biblioteche degli atenei e potrebbe essere inteso anche come segno anti-crisi in controtendenza con le politiche di governo che considera i giovani come rivoltosi o scansafatiche sulle spalle della famiglia senza rendersi mai pienamente conto che i giovani non solo sono il futuro d'Italia (e per questo anche Albano deve coltivare e incentivare e aiutare i propri “cervelli”) ma sono il presente delle famiglie italiane. Un giovane dentro casa dovrebbe poter essere considerato come una risorsa e non solo perché a vent'anni può lavorare come cameriere o come attacchino, ma anche perché a vent'anni può ricevere gratificazioni monetarie per il suo impegno nello studio in ambito accademico.
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