domenica 28 febbraio 2010

- b) turismo

b) Vi è poi ad Albano una questione culturale decadente ed un mercato del turismo fermo e stantio: Albano con le sue enormi risorse non può e non deve restare indietro nell'industria del turismo e non merita che il suo patrimonio rimanga nascosto e sepolto. In quest'ottica molti comuni limitrofi hanno vitalizzato delle associazioni che si prendono cura dei beni artistico culturali e hanno investito su questo settore non solo economicamente. Conoscere la propria città e prendersi cura del proprio territorio infatti è una indispensabile e gratificante esperienza lavorativa e di vita per molti ragazzi che auspicano un recupero della città di Albano dal torpore in cui si trova. Per questo crediamo che l'installazione di una stazione bus nei pressi della fermata FS di Albano centro, non solo recupererebbe il treno come servizio turistico di collegamento con Roma ma fungerebbe da prima struttura ricettiva del turismo romano e non solo. Questo potrebbe essere un forte stimolo alle altre strutture ricettive eno-gastronomiche albanensi che dovranno felicemente adeguarsi ad un numero maggiore di turisti e creerebbe altri tipi di ricezione qualora qualcuno decidesse che Albano vale la pena essere vissuta per più d'un giorno. Per far questo è innanzitutto necessario coinvolgere associazioni e il loro contributo di volontariato, ma anche investire nella riapertura e ristrutturazione qualora servisse, di tutte le bellezze storiche, artistiche e culturali di cui Albano dispone. Spendere nella cultura per una città che fortunatamente ha parecchio da offrire, significa investire nel settore giusto e possibilmente, se la situazione è ben gestita, di ingranare un moltiplicatore che metterebbe Albano nelle condizione di ricavare ingenti risorse, eventualmente da destinare poi altrove.
Un'amministrazione che non pensa al futuro non vede le potenzialità nella cultura e nel turismo e le crede pozzi senza fondo e senza ritorno per le risorse pubbliche, ma una amministrazione cosciente di quel potenziale sa che quello è il volano economico naturale per tutta una serie di attività (ticket museali per il pubblico, ma anche negozi, ristoranti e alberghi o b&b per il privato) che potrebbero trovare casa ad Albano.
Una città anche culturalmente sostenibile, che non sia dormitorio e che non sia periferia di sé stessa ma che torni ad essere il centro, passa anche da qui.

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