giovedì 14 giugno 2012

Lettera accorata a Montino e al PD regionale

Egregio dott. Montino,
chi le scrive sono i Giovani Democratici di Albano, Pavona e Cecchina, ventenni della provincia di Roma che, come ormai in diverse parti d’Italia, si ritrovano a vivere un territorio dilaniato dall'abusivismo edilizio e dalla costruzione selvaggia, nonché dalla scelleratezza di politiche medioevali del ciclo dei rifiuti, basata su discariche (qui da noi, già al settimo invaso) ed impianti di incenerimento (un orizzonte sempre troppo vicino). Abbiamo deciso di scriverle con convinzione e determinazione dopo le sue dichiarazioni che sono apparse sul proprio profilo Facebook e sulle agenzie di stampa, in cui protestava contro la scelta criminale del governo Monti e del prefetto Pecoraro di aprire l'ennesima cloaca dei rifiuti a Corcolle, a pochi chilometri dalla maestosa residenza dell'imperatore Adriano. 
Per noi è una scelta saggia, perché il nostro modello di riferimento è quello che si basa sulla differenziata porta a porta, sul riuso il e riciclo al 100% dei materiali, sull'abbattimento degli imballaggi inutili e una revisione del modo di produrre i beni affinché sia più facile poi smaltirne i conseguenti rifiuti. La sua esternazione però ci è apparsa alquanto ipocrita, almeno tanto quanto ci ha lasciato sgomenti e ci è sembrata di cattivo gusto quella di qualche mese fa in cui lei e il capogruppo PD nell'Assemblea Capitolina Marroni eravate entusiasti della decisione del Consiglio di Stato sullo sblocco dell'inceneritore di Albano, che sapete anche voi nel profondo delle vostre coscienze essere inutile e dannoso: l'impianto esistente di Malagrotta è sottoutilizzato del 65% (funziona una linea di trattamento su tre) e quello di Colleferro, dopo essere stato dissequestrato, è attualmente chiuso perché non c’è CDR sufficiente nella regione Lazio. E allora perché aprire un nuovo impianto? Cosa sarà bruciato dentro quella bocca della morte? Sa benissimo che Albano è uno dei territori con il più alto tasso di tumori a causa della pesante industrializzazione, delle peculiarità viarie, della mancanza di verde eroso dall’urbanizzazione e di una politica sorda nell'ascoltare i cittadini che vogliono città senza auto e non per il loro posteggio. Un impianto di quel tipo per il nostro territorio sarebbe oltremodo fatale per la già instabile condizione idrogeologica. Perché presentarsi oggi davanti le telecamere come il paladino della lotta contro le discariche e della politica Polverini-Alemanno segnata dallo scaricare i rifiuti in provincia, se pochi mesi prima ci si era crogiolati di una sentenza del Consiglio di Stato che sostanzialmente avallava le stesse politiche? Per noi sta diventando sempre più difficile continuare ad ingoiare rospi per decisioni legate ad una politica vecchia e figlia di un apparato che non rispecchia più il mondo di oggi. Come possiamo noi Giovani Democratici continuare a lottare in solitudine? E per quanto tempo potremmo ancora farlo? Ma soprattutto, contro chi dobbiamo lottare? Una cosa è certa: noi faremo di tutto per far valere le nostre idee in tutte le sedi e in ogni assise possibile e non ci faremo spazzare via dal sacrosanto vento anticasta invocato dagli elettori a causa delle vostre scelte miopi ed affaristiche. Ribadiamo il nostro NO coerente all’inceneritore di Albano e a tutte le altre ipotesi di trattamento dei rifiuti proposte dal duo Alemanno-Poleverini, che siano discariche o inceneritori, che siano o meno nel “nostro giardino”, perché l’aria è di tutti da Albano a Corcolle e non esiste giardino privato. Ribadiamo il nostro SI a politiche energetiche e di smaltimento rifiuti alternative, moderne e non inquinanti, per un ragionamento che abbia delle policy e degli obiettivi complessivi nazionali e non che il problema sia demandato a diatribe interprovinciali o interregionali. Sperando di avere una sua risposta, La invitiamo a farsi un giro con noi in quei luoghi e a farle leggere dati e sentire testimonianze di modelli di trattamento dei rifiuti già esistenti in Italia e d'avanguardia.
Cordialmente