martedì 25 ottobre 2011

L'evanescenza dell' "opposizione"

Il momento è eccezionale: siamo stati commissariati da mesi dall'Europa in cui se la comandano due sole potenze, come Francia e Germania. Il tempo dove contava anche l'Italia (paese fondatore dell'UE con l'ispirazione geniale di De Gasperi) pare essere sospeso. Siamo derisi sulla piazza internazionale da chiunque. Berlusconi pare, per la prima volta dalla sua ascesa politica, essere disposto a farsi da parte lasciando il "testimone" al fido Letta. Ergo, anche l'opposizione deve compiere atti eccezionali. La popolazione è nausata dal coretto delle "dimissioni subito", "si faccia da parte" (poi, da cosa?), "lui è il problema", "faccia un passo indietro" (da cosa??) che per una opposizione normale in un paese civile è il minimo sindacale, ma in Italia pare non essere così. Si prega pertanto alle forze responsabili di muovere azioni straordinarie. Le parole della Bindi poco tempo nel defunto "Annozero" che stava valutando le azioni migliori per uscire dell'impasse, sono enigmatiche degli individui che dovrebbero farci uscire dalla crisi. 
Ci permettiamo quindi di suggerire a tutta l' "opposizione" un atto semplice semplice per far decadere 30 istanti dopo il Governo in carica: le dimissioni di tutti i gruppi delle minoranze. Per Costituzione tutte le forze uscite vincitrici dalle elezioni politiche devono trovare una congrua rappresentanza, quindi Napolitano dovrà per forza sciogliere le Camere ed indire nuove elezioni.

Giovani Democratici Albano

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