lunedì 1 novembre 2010

La dignità della donna

Seguendo l'ultimo scandalo di Berlusconi che investe di nuovo gusti sessuali perversi di un uomo che non accetta di invecchiare e di essere invecchiato e che propone e rivendica l'ideale di uomo macho, sempre felice e desideroso continuamente di gnocca. Gli stessi dettami che portò negli anni Ottanta quando trasmettendo illegalmente e clandestinamente nell'etere propose una tv cosiddetta nuova, senza veli in cui i giovani e le famiglie dell'epoca ancora avviluppate come la nebbia d' inverno a stupide regole del pudore e dell'oscurantismo potevano vedere parti nude del corpo, corpo ridotto ad essere un manichino di bellezza e non di professionalità. Lungi da noi ripudiare l'ideale che se una donna o un ragazzo sono belli debbano per forza non mostrare la propria bellezza, ma ora si è arrivati a troppo. Siamo il popolo più maschilista d'Europa. Le donne sono considerate nella maggior parte degli uomini come merce del desiderio e squadrate se disponibili a rapporti sessuali di ogni tipo. Quindi considerate come si faceva nell'Ottocento: a delle ballerine, di facili costumi pronte a tutto e disponibili e a tutto. Lungi da noi ripudiare le conquiste delle donne in campo sessuale, ma le lotte femminili degli anni Settanta non erano improntate ad essere oggetto del sesso, ma ad essere libere di amare in qualunque forma chicchessia senza problemi. Essere protagoniste dopo anni dei sopraffazioni delle proprie scelte, specie quelle sessuali, le più intime dell'essere umano. Anche se oggi i giovanissimi non fanno più caso se una ragazza ha posizioni di comando e se è più brava sul lavoro di loro, ma la strada è ancora tanta. Le donne sono ancora vittime di abusi sessali e di lavoro, sia in famiglia che in ufficio. Forza donne!

Giovani Democratici staff

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